Ieri mattina, in ricordo dello studente Mattia Maione, scomparso lo scorso anno, è stato piantato un albero di ulivo nel cortile dell’ITS Alessandrini. L’iniziativa, alla quale hanno preso parte il sindaco nonché presidente della Provincia, Ottavio De Martinis, l’assessore alle Politiche giovanili Alessandro Pompei, la dirigente scolastica Maria Teresa Di Donato, la docente Raffaella Morelli e i genitori di Mattia, Monica e Christian, ha lanciato un invito agli oltre 200 studenti partecipanti a non interiorizzare le proprie angosce, ma a esternarle attraverso il dialogo utilizzando proprio la grande aiuola con l’ulivo, che verrà ulteriormente arricchita con due panchine e con un’opera identificativa, quale luogo d’incontro, dove confrontarsi. Molto toccanti sono state le parole dei genitori di Mattia, che hanno voluto che il dolore e il vuoto lasciato dal figlio, fossero motivo e strumento con il quale lanciare un messaggio importante ai ragazzi. “Mattia non è più tra noi ma è sempre presente nei nostri cuori – ha dichiarato la dirigente Di Donato – e per ricordarlo i genitori hanno pensato con l’amministrazione comunale di creare il luogo dell’incontro. L’albero di ulivo,che rappresenta simbolicamente la pace, per noi ha il significato anche della condivisione. Chiameremo questa aiuola l’angolo dell’incontro, un vero e proprio luogo dell’anima. La vita è l’arte dell’incontro cioè aprirsi all’altro specialmente in quest’epoca di rapporti fugaci, in cui siamo tutti collegati virtualmente ma in realtà tanto distanti”. “Questa é una mattinata importante per dedicare attenzione all’incontro e soprattutto all’ascolto degli altri – ha detto il sindaco De Martinis – . Ringrazio di vero cuore Christian e Monica oltre che la docente Raffaella Morelli, che ha seguito l’iniziativa. Quella che fino a ieri era una aiuola anonima, lascerà presto spazio a un luogo dal significato speciale, dove ben visibile sarà riportato un importante messaggio pensato dai genitori di Mattia e dove verrà collocata un’opera riguardante il tema dell’incontro realizzata dall’Università Europea del Design di Montesilvano. Da sindaco ho da subito avallato e supportato l’iniziativa unitamente all’intera amministrazione, ben lieta di portare avanti oltre che la riqualificazione di un’area verde anche un messaggio importantissimi per i giovani”. “È passato un anno dalla morte di Mattia – ha spiegato papà Christian Maione – e questi lunghi e difficili mesi hanno segnato un percorso dal quale trarre motivazioni e forza affinché il dolore per la scomparsa di Mattia potesse lasciare spazio a iniziative attraverso le quali lanciare messaggi ai giovani. Questa scuola così come il nostro territorio ha perso non solo Mattia ma, negli anni, tanti ragazzi. Noi non vogliamo assolutamente mitizzare Mattia, ma far sí che il tragico evento che lo ha visto mancare, sia motivo di riflessione e di spinta al dialogo per i ragazzi. La frase che abbiamo pensato va proprio in questa direzione perché è “nell’incontro con l’altro che possiamo dare voce ai nostri vuoti e ai nostri silenzi” e nella condivisione con l’altro sentirci meno soli. Ognuno di noi ha un valore che è più alto dei nostri insuccessi o dei nostri dolori, ma anche questi, se, condivisi possono rappresentare un altro valore. Vi chiediamo quindi di sostenervi l’uno con l’altro perchè questo aspetto apre il confine anche con la spiritualità che ognuno esprime nel modo che ritiene più opportuno. Mattia aveva progettato un luogo dove incontrarsi ed essere felici, questo luogo che nella scuola forse non è stato mai notato, diventerá un posto dove aprire il cuore agli altri, non solo tra coetanei ma anche tra ragazzi e docenti”. “Mattia è stato un mio alunno – ha detto la professoressa Morelli – e quando è successa la tragedia è stato difficile per i suoi compagni e per noi docenti andare avanti. Non lo abbiamo mai dimenticato ed è stato con noi anche durante l’esame di maturità. Oggi dare un senso a questa tragedia è ancora difficile e ringrazio i genitori e l’amministrazione comunale che con noi hanno voluto farlo attraverso questo spazio che diventerà davvero bello e sarà frequentato per dialogare l’uno con l’altro. Mattia ci ha insegnato tanto, se non condividiamo restiamo soli e tutto diventa più difficile e faticoso ma se apriamo la nostra vita tutto diventa più piccolo e leggero”.