Si è svolto nella Sala Consiliare del Comune, un primo tavolo operativo che ha coinvolto l’assessorato all’Istruzione, l’Azienda speciale per i servizi sociali, i dirigenti e gli insegnanti delle scuole dell’infanzia che operano nei plessi di Montesilvano, ai quali sono stati destinati i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
“L’obiettivo del primo incontro è stato quello di definire una linea comune di progettazione degli spazi, soprattutto per quanto concerne la realizzazione dei poli per l’infanzia, che andranno ad ospitare anche gli asili nido – , come ha ribadito più volte il vice sindaco, nonché assessore alla Pubblica istruzione, Paolo Cilli – . I fondi del #PNRR per la costruzione e l’ampliamento degli edifici ammontano a circa 15 milioni di euro, i poli saranno riservati ai bambini da 0 a 6 anni. Allargheremo due poli, quelli di via Almirante e di via Foscolo, ne realizzeremo quattro nuovi tra asili nido e scuola dell’infanzia in via Saragat e via Verdi e costruiremo un nuovo nido in via Garonna. Con le nuove strutture, che saranno ultimate il prima possibile, garantiremo alle famiglie servizi in più, soprattutto con i nuovi nidi. Cercheremo di intraprendere un percorso comune che porti a ridurre le tempistiche di progettazione, la cui scadenza è prevista entro la fine di febbraio. Inoltre, cercheremo di equiparare le funzionalità delle varie strutture, che avranno spazi più ampi e che consentiranno ai bambini, fino a 6 anni, di avere oltre alle aule in comune spazi esterni per attività specifiche, andando a tutelare nel contempo anche i bimbi che hanno esigenze particolari”.
In un secondo step, il direttore dell’Azienda, Eros Donatelli e la Presidente, Sandra Santavenere, insieme ad altri collaboratori dell’Azienda, hanno presentato il progetto alle figure tecniche incaricate della progettazione di dette strutture destinate alla formazione dei bambini. “La città di Montesilvano è entrata a far parte della Rete Città del dialogo” – afferma il Presidente Santavenere – grazie alla quale ha avuto modo di confrontarsi con 29 città sul tema del sociale e sulle sue buone pratiche. In contatto con la Fondazione Reggio Children, un Ente di formazione di Reggio Emilia, abbiamo avuto la possibilità di visionare e sposare il suo approccio che fa dell’ambiente il “terzo educatore” perciò è importante definire le caratteristiche, le organizzazioni degli spazi, i materiali, i linguaggi che danno qualità all’ambiente del nido e della scuola dell’infanzia soprattutto per i bambini dai 0 ai 6 anni”.
L’apprendimento è una costruzione soggettiva che avviene in contesti di relazione in cui hanno importanza fondamentale l’ambiente, i materiali, i bambini e gli adulti. Il direttore Eros Donatelli ne sottolinea l’importanza così: “È opportuno che la progettazione e la costruzione di edifici scolastici venga basata su nuovi principi didattico – pedagogici capaci di tener strettamente collegati tra loro gli spazi con la didattica. Per questo è necessario superare l’aula come unico spazio per l’apprendimento e puntare a costruire nuovi ambienti modulari, polivalenti che permettano la realizzazione di una didattica flessibile e diversificata capace di rispondere ai diversi bisogni di apprendimento degli studenti. Grazie alla collaborazione dei dirigenti scolastici e degli insegnanti, l’Azienda speciale sta assolvendo l’iter che porterà alla sottoscrizione di una convenzione con la Fondazione Reggio Children, prezioso supporto e modello educativo di eccellenza internazionale, da cui trarre ispirazione per implementare anche a Montesilvano strutture di eccellenza per i bambini, indiscusso patrimonio per il futuro”.